Training Autogeno

TRAINING AUTOGENO

ll training autogeno è un metodo di auto-distensione e consiste nell’apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica che favoriscono il rilassamento.

Il Training Autogeno consente, attraverso un allenamento di concentrazione passiva sul proprio corpo, delle modificazioni fisiologiche (messa a riposo del sistema neurovegetativo) e psichiche. 

Il training autogeno si basa infatti sul concetto di autogenia, permette cioè di produrre da sé determinate modificazioni psico-fisiche. Permette in sostanza il ritrovamento della calma, dell’armonia, dell’equilibrio interiore, e tutto questo si traduce nel miglioramento delle prestazioni (lavorative, sportive, artistiche, scolastiche…), della concentrazione e della memoria e in positive modificazioni della personalità.

Alla base del processo c’è il concetto di “commutazione” che, in sostanza, vuol dire invertire la rotta, cambiare uno stato di cose ormai stabilmente strutturato; dal punto di vista psicologico significa cambiare atteggiamenti mentali radicati, abbandonare vecchie abitudini, usare in modo diverso il pensiero, l’attenzione e la concentrazione.

Il nostro organismo ha necessità, per il proprio benessere psico-fisico, di ritrovare un equilibrio fra momenti di attivazione (e qui entra in gioco il nostro sistema nervoso autonomo di nome Orto Simpatico, detto anche sistema di Attacco e Fuga) e attimi di relax/recupero (e qui invece entra in azione il nostro sistema nervoso autonomo di nome Parasimpatico). L’equilibrio funzionale per il nostro organismo è presente quando i due sistemi (citati poc’anzi) si muovono in modo armonico (come se fosse una danza fra loro: prima si attiva l’uno per fronteggiare la situazione e poi l’altro per permettere un naturale recupero). Cosa fare quando invece viene meno questa capacità di rilassarsi?

Il Training Autogeno permette, in generale, di recuperare la naturale capacità di rilassarsi con la quale tutti noi nasciamo, e che tendiamo a perdere sia per i ritmi stressanti e veloci che ci vengono richiesti, sia per fattori di ordine psicologico. Tutto ciò può essere tradotto in imparare a fermarsi e ad avere ritmi più naturali, nel senso di alternare momenti di tensione a momenti di relax.

Il Training (= allenamento) Autogeno (= che si genera da sé) è conosciuto e utilizzato in tutto il mondo ed applicato con numerosi benefici in vari ambiti, come ad es. sportivo, lavorativo, clinico, artistico, individuale. L’efficacia del Training Autogeno è stata dimostrata da numerose ricerche scientifiche condotte fin dall’epoca della sua ideazione all’inizio del 1900 (J. H. Schultz, anni 20).

GLI ESERCIZI.

Lo schema sequenziale che il Training Autogeno prevede è composto da sei esercizi, di cui i primi due di base, e i restanti quattro complementari:

 

  • pesantezza (produce il rilassamento dei muscoli),
  • calore (comporta una vasodilatazione dei vasi sanguinei periferici, con il conseguente aumento del flusso sanguigno),
  • respiro (produce un miglioramento della funzione respiratoria),
  • cuore (permette un miglioramento della funzione cardiovascolare),
  • plesso solare (apporta un aumento del flusso sanguigno negli organi interni)
  • fronte fresca (permette una leggera vasocostrizione nella regione encefalica).

Ad essi si aggiungono gli esercizi supplementari (volto, occhi, spalla-nuca), gli esercizi anticipatori e le formulazioni di proponimenti. La sequenza risulta essere di fondamentale importanza in quanto ogni esercizio può essere la conseguenza “naturale” dell’esercizio precedente.

A COSA SERVE IL Training Autogeno:

Può essere utilizzato per svariate situazioni:

  • Ritrovare la CALMA e Recuperare le ENERGIE PSICO-FISICHE
  • Gestire lo STRESS
  • Migliorare le PRESTAZIONI (nello sport, lavoro, scuola, musica, arte)
  • Migliorare la CONCENTRAZIONE e la DETERMINAZIONE
  • Gestire il DOLORE (cefalee muscolo-tensive, dolori mestruali, reumatismi, ecc.)
  • PREPARAZIONE MENTALE degli SPORTIVI (per gestire l’ansia pre-gara, recupero infortuni, goal setting, incremento della concentrazione, recupero energie, distensione muscolare, ecc.)
  • Gestire l’INSONNIA
  • Diminuire l’ANSIA/FOBIE e le TENSIONI psico-fisiche
  • Disturbi PSICOSESSUALI (come ad es. vaginismo, eiaculazione precoce, disturbo dell’erezione, ecc)
  • Disturbi PSICOSOMATICI (stipsi, bruxismo, fibromialgia, ipertensione, dolori mestruali, mal di testa, tachicardia, ecc.ecc.)
  • PREPARAZIONE al PARTO.

Il training autogeno permette a chiunque lo impari di poterlo poi gestire in maniera autonoma e in qualsiasi situazione e luogo.

Il training autogeno permette in sostanza di entrare in contatto con il proprio corpo diventando più CONSAPEVOLI di SE’. La persona riesce ad entrare in uno stato di attenzione passiva (definita “libera e fluttuante”) incrementando la consapevolezza del qui ed ora.

D.ssa Cathia Aldeghi
www.psiche-benessere.it

Gestire lo stress con il rilassamento – incontro a Lecco 12.09.16

Incontro GRATUITO a Lecco: “Gestire lo stress con il rilassamento. Cos’è il Training Autogeno, come funziona e presentazione del corso”.

Il TRAINING AUTOGENO è una tecnica di rilassamento che permette di recuperare la naturale capacità di rilassarsi con la quale tutti noi nasciamo, e che tendiamo a perdere sia per i ritmi stressanti e veloci che ci vengono richiesti, sia per fattori di ordine psicologico. Il Training Autogeno consente di ritrovare la calma e le energie psico-fisiche, ed di migliorare il proprio rendimento in tutte le attività (lavorative, sportive, artistiche, scolastiche,…).

Nello specifico, il Training Autogeno può essere utilizzato  per: recupero energetico; migliore gestione di sé e mantenimento della calma di fronte a situazioni emotive negative (stressanti)  e che provocano ansia; aumento della capacità di concentrazione e di determinazione; gestire il  dolore (cefalee, emicranie, dolori mestruali, ecc.) e l’insonnia; eliminare le abitudini negative (fumo, ecc.); diminuire l’ansia e le paure/fobie; disturbi psicosessuali; disturbi psicosomatici (bruxismo, ipertensione, malattie della pelle, stipsi, ecc.); preparazione al parto.

LUNEDI’ 12.09.2016 ore 20,45 c/o Centro Equilibrium in via Cavour, 60/H – LECCO. Prenotazione gradita.

Per informazioni e prenotazioni: D.ssa  CATHIA ALDEGHI  (psicologa) –  Tel. 349 3572072 –  aldeghicathia@tiscali.it

trainingautogeno12.09

La visualizzazione promuove il cambiamento

La Visualizzazione promuove il Cambiamento. Scopri il perchè.

primaverabotticellipsiche-benessereAlcune persone sono convinte di non essere capaci di visualizzare. Convinzione sbagliata!!! Solo chi è nato cieco non può vedere immagini nella mente. Tutti gli altri hanno una capacità innata di immaginare. La differenza consiste nell’avere, o no, allenato questa abilità. Altro dato importante: quando si parla di visualizzazione, si intende un qualcosa di multisensoriale, o meglio le immagini possono essere visive, ma anche olfattive, uditive, tattili, gustative; sono cioè legate a tutti i nostri sensi. Provate per qualche secondo ad immaginare il pane appena sfornato. Qual è la prima cosa che cogliete? Molto probabilmente l’elemento principale della vostra visualizzazione, è il profumo del pane. Quindi, come potete ben cogliere, il contenuto della visualizzazione è fatta di molti sensi e non solo di vista.

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Rilassamento perduta arte da ritrovare

Rilassamento: perduta arte da ritrovare

D.ssa Cathia Aldeghi – Psicologa

Giornale di Lecco del 28 maggio 2012.

Il Training Autogeno può aiutare a ritrovare il benessere psico-fisico e a gestire lo stress in modo più funzionale.

OGGIONO. Sempre di più oggigiorno, le persone, crescendo, perdono la naturale capacità di rilassarsi, capacità insita nell’essere umano.

marepsiche-benessereRelax … per natura.

Basta guardare un neonato per accorgersi di come la natura umana sia in grado di rilassarsi in maniera del tutto innata. Se si osserva il modo di rilassarsi e di dormire di un bambino appena nato, dovremmo accorgerci di quanto sia naturale ad esempio il respirare di pancia anziché di petto. I ritmi stressanti della società odierna portano le persone, a volte anche molto giovani, a perdere questa naturale abilità. Osservo, infatti, sempre più di frequente, i bambini, anche di pochi anni, abbandonare questa naturalezza. Il nostro organismo ha necessità, per il proprio benessere psico-fisico, di ritrovare un equilibrio fra momenti di attivazione (e qui entra in gioco il nostro sistema nervoso autonomo di nome Orto Simpatico, detto anche sistema di Attacco e Fuga) e attimi di relax/recupero (e qui invece entra in azione il nostro sistema nervoso autonomo di nome Parasimpatico). L’equilibrio funzionale per il nostro organismo è presente quando i due sistemi (citati poc’anzi) si muovono in modo armonico (come se fosse una danza fra loro: prima si attiva l’uno per fronteggiare la situazione e poi l’altro per permettere un naturale recupero). Cosa fare quando invece viene meno questa capacità di rilassarsi?

Tecniche di rilassamento.

A lungo andare la mancanza di equilibrio funzionale determina situazioni di stress acuto con conseguenze, a volte importanti, sul soma e sulla psiche. L’apprendere un modo per ritrovare la calma e l’equilibrio interiore potrebbe , quindi, aiutarci a sanare alcune situazioni disfunzionali. Le tecniche di rilassamento ci possono dare un grande aiuto. Ci sono svariati modi per apprendere il rilassamento: tecniche di derivazione orientale e di derivazione occidentale. Tutte le varie tecniche hanno un obiettivo comune: il ritrovare la CALMA interiore. Sta a noi allora scegliere la modalità più consona per ciascuno di noi. Continue reading

Rilassamento muscolare progressivo

SEMINARIO Teorico-Pratico

Il Rilassamento Muscolare Progressivo consiste nell’apprendere a portare in tensione e poi in distensione i vari distretti muscolari (mani, braccia, piedi, gambe, glutei, schiena, collo, addome, spalle e viso). Si passa così da uno stato di contrazione ad uno stato di distensione muscolare.
Nei momenti di forte emozione (per esempio l’ira, l’ansia elevata, la paura ecc) e di forte stress lo stato generale dell’organismo si modifica: i battiti del cuore si fanno più veloci e forti, la pressione sanguigna aumenta, il sistema ormonale reagisce con scariche adrenaliniche, la muscolatura è tesa. Questo comportamento rischia la tensione globale dell’individuo, sia nell’attività muscolare, nelle funzioni vegetative, che nel grado di tensione emotiva. Se c’è pericolo di una tensione eccessiva è necessario prevenirla. E’ qui che inizia l’azione del rilassamento progressivo con il suo effetto rilassante. Il metodo prende spunto dalla percezione delle modificazioni muscolari per ottenere una trasformazione nella sfera psichica e vegetativa distendendo la muscolatura scheletrica e dei vasi sanguigni fino a raggiungere un rilassamento totale dell’individuo.

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